domenica 22 aprile 2012

Caccia ai ladri delle opere d’arte


Ostra. Rabbia, incredulità, amarezza. E le indagini che proseguono senza tralasciare nessuna pista per cercare di risalire alla banda che ha svaligiato - molto verosimilmente nella notte tra mercoledì e giovedì scorso - Palazzo Luzi-Fedeli-Gabuzzi. Un furto su commissione che è stato preparato nei minimi dettagli con tutti gli elementi raccolti che sono stati analizzati con grande attenzione dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale di Ancona guidati dal capitano Salvatore Strocchia.
I ladri che hanno agito in piena notte - la ricostruzione della dinamica - si sono arrampicati su un balcone dopo aver parcheggiato il furgone a ridosso della facciata del palazzo, uno dei simboli di Ostra e hanno fatto incetta di quadri e arredi indossando guanti di lattice senza lasciare così facendo nessuna traccia. Azione compiuta - anche in fase di preparazione - senza far troppo rumore perchè nessuno dei residenti della zona ha sentito o si è accorto di nulla. Le forze dell’ordine hanno già sentito diversi cittadini senza però ottenere particolari riscontri ma le indagini proseguono con alcuni elementi interessanti che potrebbero aiutare a far luce su una vicenda che ha lasciato sconcerto in tutta la comunità ostrense.
Si è attivato anche il sindaco Massimo Olivetti che si è recato insieme ad alcuni assessori sul posto: “Stiamo seguendo gli sviluppi delle indagini - afferma il primo cittadino di Ostra - con la speranza che il patrimonio artistico venga recuperato. E’ una ricchezza della città Palazzo Luzi, vedere quelle pareti senza i quadri e quegli spazi in cui sono stati sottratti gli arredi mi ha pronfodamente rattristato”.
L’amarezza del sindaco è anche quella di Mario Verzolini, il custode, che ha sempre considerato il palazzo come la sua seconda casa che come aveva già fatto subito dopo il colpo è tornato a fare il conto delle opere che sono state rubate per una nuova fitta al cuore. Ma la rabbia e l’incredulità è anche quella di tanti cittadini ostrensi che tanto venerdì quanto ieri passando di fianco alla residenza nobiliare hanno lanciato uno sguardo verso l’alto per cercare di capire quel che è successo e come può essere successo.
Ancora difficile da fare una precisa stima dei danni tanto per quel che riguarda i quadri e forse anche più per gli arredi in legno che potrebbero comunque avere una buona considerazione nel mercato dell’antiquariato.
domenica, 22 aprile 2012
STEFANO TORREGGIANI

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